8 dicembre 2017 – 18 febbraio 2018

Fondazione Culturale Hermann Geiger

Cecina (Livorno)

Le sale della Fondazione H.G., ubicata nella centralissima piazza Guerrazzi, ospitano una interessante mostra che definirei “magica”, come ci viene suggerito dal titolo stesso dell’esposizione.

Notevole è il successo di pubblico anche tra i giovani ed i giovanissimi che rimangono affascinati da una ampia panoramica di libri rari e preziosi, provenienti dalla nutrita collezione di Massimo Missiroli.

“…..Ma cosa succederebbe se, aprendo un libro, fosse la storia a cercare di uscire? Se i personaggi, liberandosi dai vincoli che li imbrigliano alle pagine, cercassero di raggiungerci là dove siamo, magari seduti comodi in poltrona?….” ( Dall’Introduzione di Giulia Santi al Catalogo della mostra).

Alla ricerca di immagini a tre dimensioni, fin dal 1932 questa tecnica è stata chiamata ufficialmente ‘pop up’ e viene realizzata da sapienti cartotecnici, un po’ scienziati e un po’ artisti che creano delle opere che riescono a trovare un’ottima sintesi tra cultura e gioco.

Alle origini dei libri a tre dimensioni, verso la metà del sec. XIX, troviamo delle preziose edizioni tedesche e inglesi, di cui alcuni rari esemplari sono presenti in mostra. Con il passare degli anni, la tecnica di movimentazione delle figure tridimensionali all’interno di un libro, è andata sempre più raffinandosi ed arricchendosi di nuovi sottili marchingegni fino ad arrivare alle complesse figurazioni odierne che non si limitano a commentare le storie, ma si lanciano verso giochi creativi affascinanti e molto liberi.

Il percorso espositivo della mostra di Cecina – arricchito da un allestimento curato fin nei minimi particolari e, grazie alle luci ed a disegni alle pareti, studiato per ricreare un’atmosfera fiabesca – presenta esempi di libri ‘pop up’ dalle origini del genere a metà Ottocento fino ai tempi nostri, non mancando di soffermarsi con molta attenzione a far capire agli osservatori le tecniche ed i metodi seguiti per costruire queste meravigliose opere d’arte cartacee.

Un grazie alla Fondazione Hermann Geiger che, con maestria e competenza, viene ad animare il clima culturale della cittadina toscana con eventi ed esposizioni di particolare rilievo.

G.S.