“Così quei frammenti floreali acquistano una tridimensionalità tutta nuova e sembrano fluttuare come in un etere primordiale di un universo in divenire. ..”. Le parole di Giampaolo Trotta sottolineano al meglio il volume di queste corolle che emergono prepotentemente dal buio come fuochi d’artificio scoppiettanti: si tratta di fiori non molto comuni, talvolta umili fiori di campo che acquistano forza e personalità grazie a fiotti prorompenti di luce.

Vorrei concludere questo breve scritto con le illuminanti parole di Alda Merini: ” E bastava la letizia di un fiore a riportarci alla ragione …”

 

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