OMAGGIO AL FEMMINILE – DONNE AL PLURALE di Giovanna Sparapani
Il motto della mostra: NON SMETTIAMO MAI DI GIOCARE E DIVERTIRCI CON ARGUZIA E LEGGEREZZA !
Il comunicato stampa scritto da GIORGIO RE esprime una sintesi completa ed efficace dell’evento ospitato da Distante Cashmere, via dell’Oriuolo 47/49r a Firenze.
“La faccia era migliore di quando era più giovane.
Era diventata più coraggiosa ma fragile
e non aveva quasi più paura di nulla”.
Goffredo Parise, “Sillabari”
F come Femminilità, F come Fiori, F come Fotografia, F come Firenze…
Giochiamo con una lettera del nostro alfabeto per raccontare come Distante Cashmere abbia scelto ancora una volta – mantenendo fede a un credo che nasce insieme al suo progetto di stile – di aprire alla città di cui il brand è figlio, il suo spazio all’ombra del Duomo, nel nome dell’arte e della bellezza, della cultura e del talento. Venerdì 20 ottobre, ore 17, Via Dell’Oriuolo 47/49r: l’appuntamento è prestigioso, significativo, coinvolgente, per nulla riservato agli “addetti al lavori”, perché le opere dall’intelligenza umana nascono per essere condivise, per essere patrimonio comune, mai tesori da tenere rinchiusi nella stanza delle meraviglie. L’evento si articola in due situazioni intenzionalmente interconnesse tra loro in modo saldo e indissolubile: gli ambienti dall’identità inconfondibile, ma al contempo versatili nelle loro possibilità di fruizione, di Spazio Distante Cashmere, accolgono “Omaggio al femminile” una mostra di immagini fotografiche, opera di Giovanna Sparapani, artista, già docente di Storia dell’Arte, amante della sperimentazione e della ricerca costante, con un palmarès creativo ed espositivo ben oltre la norma. Si parla di ritratti di Signore, di donne vere, tra i 55 e gli 80 anni, dunque dalla bellezza autentica, che la fotografa sa cogliere e proporre nelle sue infinite sfaccettature, al di là del puro apparire. Si parla anche di immagini di fiori, forse l’espressione più nobile, più dolce, più magica, più affascinante per chiunque – sicuramente la più vicina alla bellezza muliebre – della natura intera e del Creato.L’omaggio al femminile si traduce in un volume prezioso e pieno di incanto, presentato la sera stessa: “Donne al plurale”, edito da goWare, che raccoglie i “ritratti di Signore”, due per ciascuna, arricchiti dai loro “pensieri”, e ne restituisce appieno l’intensità, la profondità, la singolarità con cui Giovanna Sparapani vede e sente il concetto stesso di ritratto. A Daniela Pronestì, critica d’arte e curatrice della mostra, spetta il compito di raccontare la valenza non comune dell’opera di Giovanna Sparapani. Distante Cashmere, presentando con l’occasione la Collezione Autunno/Iverno 2017-2018, fa invece proprio, con piacere e convinzione, il compito di confermare come le tante manifestazioni del “ben fare”, della ricerca della bellezza e soprattutto dell’amore infuso nel proprio operato, possano e forse debbano vivere in simbiosi totale, una a complemento dell’altra.
Fotografie di Renato Piazzini
Fotografie di Paolo Gaudio
Bellezza oltre il tempo di Daniela Pronestì
… Oltre che dono fugace, quindi, la bellezza è un’ombra che accompagna da sempre l’esistenza delle donne, facendole vivere da giovani con l’ansia di perdere questo bene prezioso e da vecchie con il rimpianto di averlo perduto. A ben guardare, dietro il mito dell’eterna bellezza si nasconde una visione del femminile stereotipata e parziale, che finisce per punire il gentil sesso. L’impressione, infatti, è che non ci sia un’età giusta per essere donne senza dover fronteggiare i pregiudizi altrui. Alle donne non si perdona nulla, nemmeno il tempo che passa. Poco importa che siano belle o brutte, fresche o attempate, caste o disinibite; in ogni caso, viene chiesto loro di “giustificarsi” ai propri occhi e davanti al mondo per ciò che sono o vorrebbero essere.
Le donne ritratte da Giovanna non vogliono più accettare questo ricatto: vogliono, invece, sentirsi libere di essere soltanto donne, senza aggettivi o sostantivi a definirle. Questo libro racconta di un’altra bellezza, né maggiore né più vera di quella giovanile, ma semplicemente diversa. Vissuta, sofferta, conquistata, affrancata da un’idea del tempo come un nemico da combattere. Questi volti fieri e luminosi ci ricordano che il tempo non cancella la bellezza, bensì la trasforma permeandola di nuove consapevolezze: un processo inevitabile che rende il passare degli anni non più una minaccia ma un’opportunità…
Video di Matteo Merciai