Il mio lavoro sui depositi della Gipsoteca dell’Istituto d’Arte di Firenze non è stato concepito con una finalità prettamente documentativa: all’osservatore vorrei riuscire a trasmettere l’emozione che ho provato nel trovarmi immersa in completa solitudine entro un ambiente popolato di mute presenze, alcune in dialogo tra di loro.
In questa Agorà popolata di tanti personaggi, regna un’atmosfera magica che sa di antico, di tempo che passa, sprigionando una forte energia attraverso tanta bellezza, seppur accatastata e polverosa.
Giovanna Sparapani